5 curiosità su Pasqua: le tradizioni e i simboli della festività
Pasqua è una delle due festività più importanti dell’anno per i cristiani (l’altra, ovviamente, è il Natale). Pasqua è caratterizzata da tradizioni, simboli e celebrazioni uniche in tutto il mondo. Ecco 5 curiosità su questa festività.
1) Perchè si chiama “Pasqua”?
Prima delle 5 curiosità su Pasqua riguarda proprio il nome della festività. Il termine “Pasqua” ha origine dall’ebraico “Pesach”, che significa “passaggio”. Questo termine si riferisce alla festività ebraica di Pesach, che celebra la liberazione degli ebrei dalla schiavitù in Egitto.
La festa di Pesach è stata poi incorporata nella religione cristiana, diventando la festa di Pasqua. La festa cristiana celebra la risurrezione di Gesù Cristo, che secondo la tradizione è avvenuta durante la festività ebraica di Pesach.
Quindi, il termine “Pasqua” è legato all’idea di passaggio, di liberazione e di rinascita, sia nella religione ebraica che in quella cristiana.
2) Perchè non cade sempre nella stessa data e come si calcola?
Altra delle 5 curiosità su Pasqua riguarda proprio la data. La data della Pasqua non cade sempre nello stesso giorno ogni anno, ma varia di anno in anno. Questo perché la data della Pasqua dipende dalla data della prima Luna piena dopo l’equinozio di primavera, che cade il 20 o il 21 marzo.
La Pasqua viene calcolata utilizzando un sistema chiamato “computo eclesiastico”, che si basa sul calendario lunare e sul calendario solare. Questo sistema è stato stabilito nel IV secolo dal Concilio di Nicea, ed è ancora utilizzato dalla Chiesa cattolica, ortodossa e anglicana.
Il computo eclesiastico prevede che la Pasqua cada sempre nella prima domenica successiva alla prima Luna piena dopo l’equinozio di primavera. Se la Luna piena cade di domenica, allora la Pasqua viene celebrata la domenica successiva. Inoltre, la Pasqua non può mai essere celebrata prima del 22 marzo o dopo il 25 aprile.
In alcuni anni, la Pasqua può essere celebrata da diverse religioni cristiane in date differenti a causa di differenti sistemi di calcolo della data. Ad esempio, la Chiesa ortodossa utilizza il calendario giuliano, che è in ritardo di 13 giorni rispetto al calendario gregoriano utilizzato dalla Chiesa cattolica, e per questo la Pasqua ortodossa cade solitamente in date diverse rispetto a quella cattolica.
3) Perchè ci si scambia le uova di cioccolato?
L’usanza di scambiarsi le uova di Pasqua ha radici antiche e diverse origini culturali, ma in generale si ricollega al concetto di rinascita e rinnovamento associato alla primavera.
Nella tradizione cristiana, l’uovo rappresenta la risurrezione di Gesù Cristo e la speranza nella nuova vita, simboleggiando anche il guscio che si rompe per lasciare spazio a qualcosa di nuovo. L’usanza di scambiarsi uova di Pasqua rappresenta un augurio di buona fortuna e di vita nuova.
In altre culture, come quella pagana o quella egizia, l’uovo era associato alla fertilità e alla rinascita della natura, in quanto rappresentava il germoglio di vita che si schiudeva nel guscio. In questi contesti, l’usanza di scambiarsi uova di Pasqua rappresentava un augurio di prosperità e di buona fortuna per il nuovo ciclo di vita che stava per iniziare.
Oggi, l’usanza di scambiarsi uova di Pasqua si è diffusa in molte parti del mondo, anche in paesi non cristiani, e si è evoluta in molti modi diversi, come l’uso di uova di cioccolato o la decorazione delle uova con colori e motivi particolari.
Ad esempio in alcune parti del Regno Unito, come in Scozia, la tradizione vuole che le uova di Pasqua vengano rotolate giù dalle colline. In altri paesi vengono nascoste delle uova di pietra, per scatenare una caccia al tesoro tra i bambini.
4) Perchè il coniglio pasquale?
Altra delle 5 curiosità su Pasqua non può che essere sul coniglio pasquale. Il coniglio pasquale, noto anche come “Easter Bunny” in inglese, è una figura folkloristica associata alla festa di Pasqua. Il coniglio pasquale è rappresentato come un coniglio antropomorfo che porta un cestino pieno di uova colorate o dolci pasquali.
L’origine del coniglio pasquale non è del tutto chiara, ma sembra avere radici antiche in alcune culture pagane europee, dove il coniglio rappresentava la fertilità e la rinascita della natura. La figura del coniglio pasquale si diffuse in America nel XVIII secolo, con l’arrivo degli immigrati tedeschi, dove fu associata all’usanza di decorare uova colorate per la festa di Pasqua.
In seguito, la figura del coniglio pasquale si diffuse in tutto il mondo e divenne una delle icone principali della festa di Pasqua, soprattutto nella cultura anglosassone. Oggi, il coniglio pasquale è spesso rappresentato nei decori e nei dolci pasquali, come cioccolatini a forma di coniglietto o biscotti decorati con motivi pasquali.
5) Perchè si mangiano il pane di Pasqua, la colomba e l’agnello?
ll pane di Pasqua è un tipo di pane tradizionale che viene consumato durante la festività cristiana della Pasqua. È particolarmente diffuso in diverse regioni italiane, come ad esempio in Umbria, nelle Marche, in Toscana, in Emilia Romagna, in Campania, in Sicilia e in Sardegna, ma è presente anche in altre parti del mondo. E’ solitamente preparato con farina, uova, zucchero, burro e lievito, e ha una forma particolare, spesso a corona o a forma di colomba. Può essere arricchito con uvetta, canditi, noci, mandorle, anice e altre spezie.
La colomba pasquale, invece, è uno dei dolci più tradizionali e conosciuti della festa di Pasqua in Italia. La sua forma richiama quella di una colomba con le ali aperte, simbolo di pace e di speranza. La sua origine risale al VI secolo d.C., quando il re longobardo Alboino pose fine all’assedio di Pavia proprio durante la festa di Pasqua, come segno di pace e di riconciliazione. In seguito, la colomba divenne un simbolo di pace e di rinascita.
Entrambi i piatti vengono regalati o preparati in famiglia, sono quindi segno o simbolo durante le festività pasquali come segno di amicizia e di buon augurio per la nuova stagione. Sono quindi simbolo di condivisione e di solidarietà.
La tradizione di mangiare l’agnello a Pasqua, infine, ha radici religiose e simboliche. Infatti, l’agnello è un animale che ha un forte legame con la festa di Pasqua e la religione cristiana.
In molte culture, è considerato un simbolo di purezza e di innocenza, in quanto rappresenta l’immagine del “cordeiro pascal” (in portoghese), ovvero l’agnello pasquale che nella religione cristiana viene immolato in sacrificio come simbolo di salvezza.
In particolare, l’agnello è legato alla celebrazione della Pasqua ebraica, detta anche Pesach, durante la quale viene consumato l’agnello sacrificale in memoria dell’esodo degli Ebrei dall’Egitto.
La tradizione di mangiare l’agnello a Pasqua è quindi legata al significato simbolico dell’animale e al suo legame con la religione cristiana. In Italia, l’agnello viene cucinato in molte varianti regionali, ma la versione più diffusa prevede l’arrosto con patate e spezie.
Queste erano le 5 curiosità su Pasqua. Facci sapere se nne conosci altre e condividi l’articolo sui tuoi social preferiti.