Cani e gatti in Cina non sono più animali commestibili
Proprio durante il periodo di emergenza sanitaria, arriva un nuovo regolamento a tutela degli animali. Il Ministero dell’Agricoltura e degli affari Rurali cinese ha eliminato i cani e i gatti dalla lista degli animali considerati “commestibili”. Dopo il Coronavirus cani e gatti in Cina, quindi, non possono essere più mangiati.
Cani e gatti diventano animali domestici
La decisione del Governo cinese rappresenta un cambiamento importante. L’annuncio è arrivato tramite il sito ufficiale: cani e gatti in Cina depennati dalla lista della spesa e finalmente classificati come compagni dell’uomo. Fuori dal catalogo ministeriale degli animali da carne, quindi.
La decisione, però, non è stata un fulmine a ciel sereno. Già a febbraio il Comitato permanente dell’assemblea legislativa emanò un provvedimento d’urgenza sul commercio e consumo di determinati tipi di carne, sospettati di avere un legame con il Covid-19.
I nostri amici a 4 zampe, poi, nei mesi scorsi, erano già stati rimossi dalle categorie pollame e bestiame ed ora, finalmente, hanno trovato la loro giusta categorizzazione.
Addio Festival della carne di cane
Questo provvedimento è arrivato a pochi giorni dal Festival della carne di cane di Yulin (Dog Meat Festival) che si svolge dal 21 al 30 giugno e ogni anno costa la vita a migliaia di animali. In quell’occasione, per attirare gente ed aumentare la clientela nei ristoranti specializzati, razziatori di professione battono le campagne alla ricerca di cani da sacrificare.
Ora sono previste sanzioni amministrative e penali per chi non rispetta le nuove disposizioni. Non solo cani e gatti in Cina non possono essere più mangiati, ma i nuovi provvedimenti vietano anche l’allevamento ai fini della produzione di pellicce e lana, a tutela di renne, struzzi e volpi.