Il nome della Rosa: recensione e riassunto della seconda puntata
Dopo il mega esordio della settimana scorsa, lunedì 11 marzo la seconda serata dedicata alla serie tv Il nome della rosa, capolavoro di Umberto Eco. Le statistiche riportano 6,5 milioni di spettatori, per il 27,4% di share.
Seconda puntata: cosa è successo
Qualcuno brucia sostanze allucinogene per rendere la biblioteca un luogo misterioso e inaccessibile. Il mistero si infittisce e Guglielmo da Baskerville e il fedele Adso si aggirano con circospezione tra i monaci in preghiera.
Questa volta è il turno di Berengario, prima sparito e poi ritrovato morto in acqua.
Intanto il malvagio inviato papale Bernardo Gui (Rupert Everett) è in viaggio verso l’abbazia e durante il tragitto è tormentato dal pensiero di Margherita.
Adso è alle prese con la bella occitana (Antonia Fotaras) e sperimenta le gioie del cuore e della carne, in preda ad una crisi scatenata dal gentil sesso, incontra la fanciulla tra mistero e poesia.
Come andrà a finire?
L’atmosfera di questa seconda serata è totalmente immersa nel mistero, ma non c’è traccia di inquietudine, anzi, tutto sembra caldo e accattivante, anche grazie ad un Guglielmo da Baskerville che partendo dai fatti di cronaca invita alla riflessione e si pone aperto e ricettivo, disposto a comprendere il mondo che lo circonda e le ragioni umane, senza traccia di giudizio.
Vi sta piacendo? Cosa ne pensate?