Cos’è QAnon: la teoria del complotto dagli Stati Uniti all’Italia
Vi sembrerà un gioco di ruolo, ma non lo è. È un gioco vero, troppo vero e pericoloso. Cos’è QAnon e la teoria del complotto che dagli Stati Uniti sta prendendo piede sempre di più anche in Italia?
Cos’è QAnon: il complotto dagli Stati Uniti
Un gruppo di utenti un giorno ha cominciato a raccogliere in giro per piattaforme online messaggi ambigui, difficilmente decifrabili, lasciati da un certo Q, che sosteneva di essere un funzionario dell’amministrazione di Donald Trump. Questi utenti, che si considerano raccoglitori di briciole di messaggi nascosti, si danno anche un nome: i fornai.
Piano piano, mettendo insieme tutti gli indizi dei suddetti messaggi, i fornai hanno iniziato a darvi un senso che avesse coerenza. Per fare questo hanno mischiato cose vere con cose false, creando una storia intricata. È così che nasce QAnon.
QAnon: la teoria del complotto è servita
Questo movimento prende il nome di Q-ANON e il loro documento “ufficiale” si chiama “la tempesta”. La parola tempesta è presa da una frase detta da Donald Trump che si riferisce a qualcosa di grosso che sta per accadere. Il presidente, però, non ha mai spiegato questa frase, eludendo sempre il discorso.
Per i Qanon, ovviamente, la frase di Trump era riferita proprio a questo nuovo movimento, a cui strizzerebbe l’occhio. Cos’è QAnon senza l’appoggio dei poteri forti?
I principi di QAnon
Secondo Qanon, un gruppo di persone (tra cui personaggi politici) ostili a Trump controllerebbe gran parte del pianeta, gestendo anche una rete di malviventi che bivacca con le cose più truci che possano esistere al mondo, coinvolgendo anche innocenti bambini. Di questa rete farebbero parte anche Barack Obama e Michelle, il senatore John McCain e diverse star di hollywood, come Tom Hanks.
Questo gruppo di lestofanti, si riunirebbe periodicamente per fare meeting notturni e macabri, in cui si farebbero le cose più assurde, come ad esempio rituali erotici.
E Trump che c’entra?
Trump sarebbe contro questa cricca di malviventi e li combatterebbe con tutte le sue forze.
Per capire cos’è QAnon bisogna entrare nel loro pensiero: la candidatura di Trump sarebbe stata voluta proprio per sgominare questa banda di delinquenti. In pratica, Trump starebbe lavorando per incastrare queste persone e sbatterle in galera. E prima o poi ci sarà una tempesta che porterà giustizia, vedendo i criminali dietro le sbarre.
Quando muore John McCain, infatti, i QAnon sostengono che in realtà si sia tolto la vita per paura di essere arrestato per le sue malefatte.
Cos’è QAnon e chi è il signor Q?
Ma chi c’è dietro Qanon? Chi è il signor Q? la sua identità è sconosciuta, ma i suoi seguaci ne hanno fatto un trend…ai loro raduni circolano magliette, cappellini e striscioni con una grande Q disegnata! Alcuni pensano che sia il figlio di Kennedy, che non sarebbe realmente passato a miglior vita, ma si sarebbe nascosto per paura di essere annientato dai poteri forti e ora affiancherebbe Trump nella sua battaglia contro il male.
Ma i fatti reali?
Nella realtà cosa è successo? Assolutamente nulla. Non ci sono tracce di questo gruppo di lestofanti che farebbe riunioni macabre notturne, né della missione che avrebbe Trump per sconfiggerli. Ma i seguaci di QAnon interpretano ogni parola di Trump come un messaggio subliminale rivolto a loro. Come se il presidente, ogni volta che parla in pubblico, rassicurasse i suoi seguaci sul fatto che sta lavorando per la tempesta che arriverà!
Lo zampino di Donald Trump
Ma Trump cosa sa, esattamente? Probabilmente di questa storia il presidente americano non ne sa assolutamente nulla, ma gli sarà giunta all’orecchio la storia della teoria del complotto. E quando ha capito cos’è QAnon e come mai lo considerano come un salvatore della patria, ha iniziato a marciarci un po’ su, forse lanciando di proposito messaggi ambigui. Anche perché a novembre ci saranno le elezioni presidenziali!
QAnon arriva in Italia
La scia di QAnon è molto lunga: molte persone si sono convertite a questo movimento, spuntano complottisti nuovi ogni giorno ed il fenomeno è in larga espansione. E dove ci sono dei complottisti, ci sono anche delle tragedie, purtroppo non solo annunciate.
Infatti, sparatorie e atti violenti non si sono fatti attendere molto.
La piattaforma su cui si riunivano i QAnon, 4chan, però è stata chiusa, proprio perché uno di loro aveva annunciato una sparatoria. Ma loro, ovviamente, si sono trasferiti su altre piattaforme, e questo ne ha rafforzato l’espansione.
Ma cos’è QAnon nella sua versione italiana? Anche nel nostro Paese sta prendendo piede, e all’interno delle piattaforme social è possibile vedere la nascita di questi account che ne diffondono il verbo contro un presunto deep state italiano.
Il canale YouTube italiano conta circa 25 mila iscritti.
Cos’è QAnon e perché la gente ci crede?
Cos’è QAnon nel profondo? Perché ha tanti seguaci? Come mai è diventata una vera e propria fede? Le motivazioni possono essere tante e tra le più gettonate ce ne sono tre.
1. Motivazione psicologica
QAnon è uno di quei fenomeni di dissociazione cognitiva. Quando ad esempio viene votato un candidato e poi questo delude le aspettative delle persone, possono succedere due cose: o le persone gli voltano le spalle e si pentono di averlo votato, o si cerca di farlo sembrare una persona buona e un candidato valido, per non andare contro se stessi. È così che nasce QAnon: è stata creata una storia alternativa su Trump, che in realtà ha deluso molte persone. Lo si vuol vedere come un eroe per non dire che è stato un errore votarlo.
2. Motivazione politica
Che QAnon sia un progetto ideato a tavolino è molto probabile. Una mossa politica, un modo per far convergere i consensi su Trump, anche in vista delle prossime elezioni. Manovra, però, che probabilmente sta sfuggendo di mano, vista la tragicità degli eventi che si stanno verificando a causa del fanatismo dei suoi adepti.
3. Motivazione economica
E poi c’è la sempreverde motivazione economica. Cos’è QAnon senza un po’ di spicci? Ovviamente chi c’è dietro questo collettivo anonimo fa raccolte fondi e beneficenza da parte degli adepti. In modo particolare i moderatori iniziali sulla piattaforma online su cui è nato QAnon.
Le pagine social di questo gruppo di esaltati vengono individuate e chiuse, anche perché il fenomeno sta diventando molto pericoloso, sia per una questione politica che per l’incolumità pubblica. Ma basterà davvero tutto questo?