Boomer, Generazione X, Y e Millennial: chi sono davvero?
OK BOOMER! Che ne vuoi capire che tu, che sei della Generazione X, di queste cose tecnologiche sei esperto, Sei nato nel 2000? Allora sei un Millennial! Visto che confusione? Perché pochi ci hanno capito qualcosa e continuano ad usare le espressioni nel modo sbagliato! Boomer, Generazione X, Y, Z, Millennial e Nativi digitali. Quante ne conosci?
Boomer, Millennial, Generazione X: facciamo chiarezza
Piccola doverosa puntualizzazione: le date non sono precise o comunque non accettate all’unanimità. In questo articolo spiegheremo il significato che c’è dietro, gli eventi e il periodo di riferimento che fanno da sfondo alle definizioni che usiamo quotidianamente, spesso senza sapere realmente perché.
Quali sono quegli eventi che rendono una persona appartenente ad una determinata generazione? Cosa si intende per “Boomer”, “Millennial” e termini simi? Andiamo per ordine.
“Ok Boomer”, cosa vuol dire?
I Boomer sono i figli del baby boom. In pratica figli dell’esplosione demografica avvenuta dopo la Guerra Mondiale, e al boom economico avvenuto dopo tale evento. Se dovessimo dargli un’età, sono quelli nati dal 1945 al 1965, anche se convenzionalmente ormai si dice di chi ha più di 40 o 50 anni e non è avvezzo all’uso della tecnologia.
Una persona ancorata al passato, che fa alla vecchia maniera. È la generazione delle rivoluzioni culturali, delle lotte per i diritti civili, del pacifismo, dell’ecologia. Una piccola curiosità: Oggi “ok boomer” significa dire “ok ma parli da vecchio” e per chi la usa – spesso giovanissimi – è intesa con accezione negativa, dispregiativa. Per comprendere chi siamo i Boomer, Generazione X, Y e Millennial, bisogna anche dare un connotato sociale ai termini usati.
Chi appartiene alla Generazione X?
Intrecciandosi con l’imprecisione delle date dei “boomer”, per “Generazione X” si intende chi è nato dal 1965 circa, fino agli anni ‘80. Sono coloro che hanno vissuto in prima persona il crollo del muro di Berlino, la fine della Guerra Fredda ed altri eventi rassicuranti di questo tipo. Si tratta di coloro che hanno vissuto il sogno del pacifismo che permane tutt’ora.
Sono schiacciati tra il sogno americano dei loro nonni e l’incubo delle Torri Gemelle ed una possibile guerra mondiale. Hanno vissuto la nascita dei computer e la tecnologia ma sono stati abituati per la maggior parte della loro vita a vivere senza pc e cellulare, a chiamare a casa da una cabina telefonica; a controllare la guida tv per i programmi serali e a vivere con pochi canali disponibili.
Ma attenzione: mostri sacri come Google vengono proprio dalle loro menti!
Generazione Y: i Millennial
Molti pensano che i Millennial siano i figli del nuovo millennio, i nati dopo il 2000, anche detti nativi digitali. Niente di più sbagliato. Essi vengono classificati orientativamente tra i nati dal 1981 al 1996 (nonostante esista una generazione intermedia).
Perchè queste date? Per due motivi. Il primo è l’aver vissuto in prima persona lo sviluppo dei nuovi media e le tecnologie digitali; aver avuto il primo cellulare dedicato alla “massa”, il primo personal computer e la prima connessione ad internet che gli apriva le porte al mondo. Il secondo motivo risiede nel fatto che si tratta di ragazzi nati dopo gli anni ’80 che ricordano di aver vissuto il prima persona il notiziario del crollo delle Torri Gemelle del 2001 (quelli nati troppo tardi, ad esempio nel 1997 erano troppo piccoli) evento che come pochi altri ha cambiato profondamente le nostre vite.
Gli appartenenti alla Generazione Y sono individuati nella generazione dei bamboccioni, a casa con i genitori fino, ed oltre, i 30 anni a causa della precarietà lavorativa. Le loro sfide consistono nella difficoltà a trovare un lavoro e mantenersi con stipendi da fame e apprendistati a 500 euro che propongono le aziende. Si dice che i Millennial siano la generazione più istruita, ma meno pagata di sempre.
Una curiosità: Sono chiamati anche “Net Generation”, per i motivi succitati, legati al loro rapporto con la tecnologia. La Generazione Y è anche la prima ad affrontare la crisi economica di fine anni 2000.
Generazione Z, i Nativi Digitali
Gli appartenenti alla Generazione Z sono spesso confusi con i Millennial. Invece, tutti i nati dal 1997 in poi, o comunque dopo il 2000 sono la prima, vera, generazione nativa digitale, e con internet diffuso a banda larga, ben lontani dal famigerato 56k e tutti i problemi ad esso correlati.
Avvezzi alla tecnologia, generazione superano in velocità e senza troppi problemi qualsiasi delle generazioni precedenti, poiché per loro è normale come per un pesce nuotare. La socializzazione è totalmente, o comunque per larga parte, effettuata sui social network, connessi in internet.
Conclusione
Navigare tra le generazioni – dai Boomers ai Nativi Digitali – ci svela non solo le differenze cronologiche, ma anche le diverse visioni del mondo e modi di interagire con la tecnologia. Ogni generazione porta con sé una storia unica, plasmata da eventi globali e innovazioni tecnologiche.
Tuttavia, la vera saggezza sta nel riconoscere che, nonostante le differenze, ogni generazione ha qualcosa di prezioso da offrire. La comprensione e l’apprezzamento reciproco tra generazioni possono arricchire la nostra società, unendo le competenze tradizionali dei Boomers con l’agilità digitale dei Nativi Digitali. In questo dialogo intergenerazionale, potremmo scoprire che le nostre differenze, più che dividerci, possono effettivamente unirci in un tessuto sociale più forte e coeso.
Io? Generazione dinosauri! E questi xyz sono un branco di presuntuosi ignoranti che si credono geniali fin da quando indossavano il pannolino. Ma noi, che il pannolone lo utiliziamo ahimè nuovamente, saremmo in grado di trasmettere molta esperienza di vita che loro si rifiutano di ascoltare. E se ne vanno in giro conciati come coatti barboni, tutti tatuati e sbrindellati, con le loro brutte tute da jogging e le sneakers sformate. Si credono superiori perchè parlano slang e ascoltano orrenda musica rap, ma sono solo dei burini maleducati.