Blue Monday: il giorno più triste dell’anno. Come è nato?
Vi sentite particolarmente tristi, depressi e pensate che la vostra vita non sia rosea? Non preoccupatevi. Probabilmente ciò accade perché oggi è il 17 gennaio 2022, ovvero Blue Monday: il giorno più triste dell’anno. Proprio così.
Origini del Blue Monday
L’idea nasce in realtà da una compagnia di viaggi Sky Travel che nel 2005 lanciò una campagna per convincere i propri clienti a combattere la tristezza post feste di Natale. Fece esattamente questo, incalzando il fatto che tale tristezza avesse valenza scientifica, statistica e fisiologica. Niente di meglio di un buon viaggio, quindi, per sconfiggerla.
Blue Monday: perché è davvero il giorno più triste dell’anno?
Il Blue Monday non è né il primo né l’ultimo dei fenomeno nati sul web (clicca qui per un articolo su un fenomeno nato sul web e diffusosi fuori da esso). Oltre alla campagna di cui abbiamo parlato probabilmente la causa di tanta tristezza è dovuta alla combo micidiale di 3 fattori:
- fine delle feste, dopo tanta gioia ci aspetta un lungo periodo senza svago, ma solo dolori.
- Inizio della dieta a causa del tanto cibo, non solo l’avete rimandata a settembre per poi rimandarla a gennaio, ma durante le feste avete anche messo il carico da 11 prendendo fino a 5kg, che ora dovrete perdere per forza se non volete ricomprare tutti i pantaloni oltre che rimetterci in salute (ma occhio allo Skinny Shaming).
- E ultimo, ma non meno importante, l’arrivo di tutti propositi e impegni non più derogabili dopo averli già rimandati all’anno nuovo. L’anno nuovo infatti, non è solo una data sul calendario, ma l’occasione per rispettare promesse, impegni e appunto propositi. Che pesano sul nostro stomaco come un macigno per Willy E. Coyote.
Blue Monday: il giorno più triste dell’anno. Perché cade proprio oggi?
La data sarebbe frutto di un fantomatico calcolo relativo a pseudoscienza. Le variabili considerate in questo paradossale calcolo riguardano variabili che in analisi dei dati vengono considerate più qualitative che quantitative, quindi molto poco attendibili e adatte a un calcolo. Lista non esaustiva contiene il meteo tipo del periodo, i sensi di colpa, i soldi spesi, il calo della motivazione. Tali “dati” derivano da ricerche rigorosamente senza fonti attendibili ma “riportate” dai vari quotidiani internet e/o underground.
Secondo altre fonti l’equazione sarebbe attribuita a Cliff Arnall, psicologo presso l’Università di Cardiff (il quale successivamente ha preso le distanze dalla stessa) e considererebbe fattori più misurabili come la media dei ritardi dei trasporti, tempo medio speso “rilassandosi”, e a preparare i bagagli.
Perché proprio il colore blu?
I motivi sono principalmente due. Il primo è che la dicitura “blue monday” deriva dagli strascichi del “Winter Blues”, altro disturbo affettivo che colpisce le persone con l’arrivo dell’inverno e del freddo e porta fenomeni analoghi. La seconda è che lo scrittore inglese Geoffrey Chaucer lo utilizzava per indicare la tristezza.
Non solo Blue Monday. Blue January: il mese più triste dell’anno.
Le feste sono finite. Nonostante il Covid, abbiamo passato una bella estate e ci siamo goduti il caldo fino a novembre inoltrato. Successivamente abbiamo aspettato e festeggiato Natale e Capodanno, con fuochi d’artificio, regali, cibo e alcol. Poi la Befana ha portato via tutte le feste ma non i saldi: quindi altro shopping e gli ultimi auguri ad amici e familiari non ancora visti e, perché no, lo scambio delle calzette. E poi? Il vuoto fino a Pasqua, che quest’anno cade il 17 aprile. 3 mesi alla prossima festa, e in mezzo tante incertezze: scuola. Lavoro. Sacrifici. E l’estata è lontana 6 mesi.
Il giorno più felice dell’anno
Ultima curiosità: c’è anche il giorno più felice dell’anno. Esatto. Sempre secondo lo stesso autore e equazioni simili alle precedenti (stavolta calcolando l’Happiest Day of the Year) cade tra il 21 e il 24 giugno. Stavolta viene considerate il tempo trascorso all’aria aperta, oltre alle interazioni sociali, l’attesa delle vacanze e la temperatura piacevole. Casualmente cade nel periodo del Solstizio d’Estate.