20 neologismi nati su internet dopo il 2000
Negli ultimi due decenni, Internet ha rivoluzionato non solo il modo in cui comunichiamo e accediamo alle informazioni, ma anche la nostra lingua. Sono numerosi i neologismi nati su Internet che riflettono i cambiamenti sociali, culturali e tecnologici della nostra epoca digitale.
Ecco 20 neologismi nati su Internet dopo il 2000, elencati orientativamente dal meno recente al più recente.
- Reboot Originariamente un termine informatico che indica il riavvio di un sistema, “reboot” è stato adottato nel mondo dell’intrattenimento per descrivere una nuova versione o rivisitazione di un’opera esistente, come film o serie TV.
- Cyberbullismo Combina “cyber” (relativo a internet) e “bullismo”, riferendosi alle forme di molestia o intimidazione effettuate attraverso mezzi digitali come social media, email o messaggistica istantanea.
- Hater Derivato dall’inglese “to hate” (odiare), indica una persona che esprime in modo sistematico critiche distruttive o odio verso individui o contenuti online.
- Gaming Oltre al semplice giocare, “gaming” rappresenta la cultura e l’industria dei videogiochi, includendo professionisti, streamer e appassionati che partecipano attivamente a questa comunità globale.
- Clickbait Unione di “click” e “bait” (esca), si riferisce a titoli o immagini sensazionalistici progettati per attirare l’attenzione e indurre gli utenti a cliccare su un link, spesso portando a contenuti deludenti o non correlati.
- Follower Termine che identifica gli utenti che seguono altri utenti o pagine sui social media per ricevere aggiornamenti sui loro post, attività o contenuti.
- Nomofobia Dall’inglese “no-mobile phobia”, descrive la paura irrazionale di rimanere senza telefono cellulare o senza connessione, riflettendo la nostra dipendenza crescente dalla tecnologia mobile.
- Mansplaining Fusione di “man” (uomo) e “explaining” (spiegare), indica quando un uomo spiega qualcosa a una donna in modo condiscendente, presumendo erroneamente la sua ignoranza sull’argomento.
- Greenwashing Composto da “green” (ecologico) e “whitewashing” (insabbiamento), si riferisce alle pratiche ingannevoli di aziende che si presentano come ambientalmente responsabili senza adottare misure concrete.
- Influencer Individui con una forte presenza sui social media che possono influenzare le opinioni, le scelte e i comportamenti dei loro follower, spesso collaborando con marchi per promuovere prodotti o servizi.
- Selfie Fotografia di se stessi scattata tipicamente con uno smartphone o una webcam, spesso condivisa sui social media. Il termine riflette la cultura dell’auto-rappresentazione digitale.
- Emoji Piccole icone o immagini utilizzate nei messaggi digitali per esprimere emozioni, oggetti o concetti, arricchendo la comunicazione testuale con elementi visivi.
- Ghosting, Zombieing, Haunting
- Ghosting: Interrompere improvvisamente ogni forma di comunicazione con qualcuno senza spiegazioni.
- Zombieing: Dopo aver “ghostato” qualcuno, riapparire improvvisamente nella sua vita o online.
- Haunting: Rimanere presenti nella vita di qualcuno interagendo indirettamente sui social media dopo aver interrotto i contatti.
- Binge-watching L’atto di guardare consecutivamente più episodi di una serie TV o programmi, spesso per molte ore di seguito, reso popolare dalle piattaforme di streaming.
- Cringe Termine utilizzato per descrivere situazioni o comportamenti che provocano imbarazzo o disagio al punto da far “rabbrividire”.
- Fake news Notizie false o ingannevoli diffuse intenzionalmente per disinformare o manipolare l’opinione pubblica, spesso amplificate dai social media.
- Story Contenuti temporanei (foto o video) pubblicati sui social media che scompaiono dopo un certo periodo, solitamente 24 ore, incoraggiando una condivisione più spontanea.
- Cancel culture Fenomeno in cui individui o aziende vengono boicottati o ostracizzati in risposta a comportamenti o dichiarazioni considerate offensive o problematiche.
- Lockdown Termine diventato comune durante la pandemia di COVID-19, indicando misure restrittive imposte per limitare la diffusione del virus, come la chiusura di attività e limitazioni agli spostamenti.
- Smart working Modalità di lavoro flessibile che permette ai dipendenti di operare fuori dall’ufficio tradizionale, spesso da casa, utilizzando strumenti digitali per comunicare e collaborare.
Conclusione
La lingua è un organismo vivo che si evolve con la società. Questi neologismi non solo arricchiscono il nostro vocabolario, ma ci aiutano a comprendere meglio le dinamiche del mondo digitale in cui viviamo. Continuare a esplorare e adottare nuovi termini ci permette di restare al passo con i tempi e di comunicare in modo efficace. Siete pronti a scoprire quali saranno i prossimi neologismi che entreranno nel nostro linguaggio quotidiano? Unitevi alla conversazione e condividete i vostri termini preferiti!