TIPI DA SOCIAL: LE CATEGORIE DI TWITTER – PARTE 1
Vi siete mai affacciati a un Social, per poi accorgervi che non c’erano solo utenti a caso ma che ognuno sembrava avere una propria coerenza ed appartenere ad una certa categoria?
Così come accade per i generi ed i gruppi musicali, esattamente come nella vita quotidiana, anche sui social esistono diverse tipologie di persone, e in questa sede le indagheremo tutte.
Ebbene si, con questo post inauguriamo una nuova rubrica: le tipologie di persone che affollano il mondo dei social, nello specifico di Twitter, social a me molto caro.
Ogni post prenderà in esame alcuni gruppi, ed alla fine avremo una serie di post che racchiuderanno (si spera!) tutto lo scibile delle identità che affollano il nostro social network preferito.
Pronti? Via 🙂
I TELEDIPENDENTI
Sono quelli che usano il Social per parlare e commentare programmi TV. Ogni programma ha un hashtag e gli hashtag sono il loro pane quotidiano. Ad ogni sorta di reality, trasmissione, quiz, talk show, e in linea di massima elemento di gossip e tendenza, loro sono presenti col cellulare alla mano, twittando e sputando opinioni, creando vignette più o meno attinenti alla trasmissione seguita ma anche video riassuntivi o comici.
Interagiscono live con ciò che accade alla TV e nel mondo del pettegolezzo e più in generale del “trash televisivo”. Fanno amicizia tra loro e sono seguiti da persone che, altrettanto, amano i programmi TV. Una grande fetta di questi utenti col loro commentare ossessivo-compulsivo suscitano spesso l’ira di chi sostiene di non amare il Grande Fratello, l’Isola dei Famosi e tutti quei reality “degradanti”. Sono quindi soggetti a vessazioni, silenziamenti e blocchi. La loro massima aspirazione è essere letti e quindi comparire in TV col loro nick. L’evoluzione finale di questa classe è quella che finisce nella Social Room di un programma, ovvero commentare in diretta e essere interpellati direttamente dal presentatore del programma, evolvendosi quindi in una vera e propria star, di cui avremo modo di parlare in seguito.
QUELLI DEI MEME
Sono quegli utenti che non hanno bisogno di presentazioni. Sono il riassunto di Internet e il motivo per cui molti di noi lo utilizzano. Essi per comunicare usano le immagini al posto delle parole, quasi a sostituire la lingua comune. Tu esprimi un concetto e loro ti rispondono con una vignetta pertinente. Prendono immagini ovunque: film, cartoni animati, trasmissioni TV, personaggi famosi, foto della vita quotidiana. Ne stravolgono poi il senso, dando una connotazione comica più o meno fuori luogo. Un gatto può diventare il motivo per cui preferisci stare a casa piuttosto che uscire, mentre un VIP che inciampa e cade diventa il riassunto della tua vita. Tra questi si distingue una sottocategoria, quelli del Black Humour, che si servono di immagini e frasi provocatorie che vanno completamente contro la società e il buongusto comune [clicca qui per leggere l’intervista a Vobaldo, il re del Black Humour]. Ironizzano spesso su disgrazie, o ne augurano velatamente altre, generando un tipo di comicità che non tutti comprendono e riescono ad apprezzare.
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I WANNA BE FASHION
Possiamo annoverare in questa categoria i Fashion Blogger, gli Influencer e in linea di massima tutti quelli che trattano (o vorrebbero trattare) la sponsorizzazione di prodotti o semplicemente il culto della bellezza e la cura della propria persona.
Sono quelli che postano almeno un selfie al giorno su Instagram. Inquadrature dall’alto, le cosce, la scollatura per le donne, la barba appena fatta e i muscoli per l’uomo. Foto dei luoghi che visitano, descrizioni accurate delle cose che fanno. Quando vanno in vacanza diventa un vero e proprio reality show. Stanchi di Facebook e di Instagram stanno sbarcando anche su Twitter. Filtri sparaflescianti in tutte le salse, pelle con effetto liscio-bellezza che farebbe sembrare un settantenne un dodicenne e didascalie ammiccanti.
Questi utenti hanno principalmente due scopi. Il primo è raccogliere consensi e complimenti per nutrire il proprio ego o per semplice soddisfazione personale o per aumentare il numero di seguaci. Il secondo è il proporre prodotti o servizi, affiancando la loro bellezza, il loro portamento e il loro esser social, con vere e proprie recensioni o test di beni di consumo, articoli o attività.
Alcuni di loro ci riescono, diventando promoter e veri fashion blogger. Ma la maggior parte non riesce a realizzare tale aspettativa, limitandosi ad intasare il social con i propri selfie in tutte le salse, aspirando a collezionare like e complimenti.